Un cuore per L’Incontrario

Metti un giorno qualsiasi, e metti una domanda. Ce l'hai proprio in mente, ti gira e rigira nella testa quasi da farti venire le vertigini, non ti lascia un attimo mentre fai colazione, mentre ti lavi i denti e ti prepari per andare a lavoro e anche mentre scendi le scale e ti avvii lungo il marciapiede: proprio non ne vuole sapere di andare via. Così decidi che la farai, questa domanda, alla prima persona che incontrerai: un passante, quella ragazza con il cane, oppure la vecchina con la sportina della spesina, il giardiniere comunale o quel tipo che sta facendo jogging (se si ferma).

“Scusi scusi”, dirai, “come ti senti?” Ecco: ci voleva tanto? Noi, camminando, abbiamo incontrato gli amici de L'Incontrario, uno speciale collettivo artistico pistoiese, e l’abbiamo fatta a loro, e sapete che risposte hanno dato? Cose da sorridere di meraviglia, da emozionarsi, da essere di buonumore tutto l’anno. Quello che vi auguriamo con tutto il cuore… quello di Sebach, il più “all’incontrario” che ci sia!

L’Associazione L’Incontrario è un progetto di integrazione lavorativa e inclusione sociale per ragazzi con disabilità. A raccontarsi alla perfezione ci pensano proprio loro: “si va - all’Incontrario - a volte perché non si può fare altrimenti, a volte per originalità, a volte perché si scambia il diritto con il rovescio, l’inizio con la fine.”

Questa è la seconda volta che le Sebach e le ragazze e i ragazzi de L’Incontrario percorrono un tratto di strada insieme.

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